giovedì 4 marzo 2010

LUCIA GAZZOLA: La Responsabilità Sociale d'Impresa nel sistema veneto

Gazzola Lucia,
nata il 05/03/84, residente in Via Longobardi n. 7, Montebelluna
Telefono: (+ 39) 0423 301251 Cellulare: (+ 39) 3495745477
E-mail: kimani@libero.it
Scienze Politiche dell'Università di Padova, Istituzioni e Politiche dei Diritti Umani e della Pace
Relatore: Franco Bosello Titolo tesi: La Responsabilità Sociale d'Impresa nel sistema veneto Indice:
CAPITOLO 1: IL CONCETTO DI RESPONSABILITA' SOCIALE D'IMPRESA
1.1. Un breve excursus storico e le principali teorie economiche sulla CSR
1.2. La definizione di CSR e lo Sviluppo Sostenibile
1.3. Quali sono i vantaggi della CSR?
1.4. Gli strumenti di CSR
CAPITOLO 2: IL QUADRO INTERNAZIONALE
2.1. Il ruolo dell’ILO
2.2. Il Global Compact
2.3. Le Norme sulla Responsabilità delle compagnie transnazionali ed altre imprese riguardo i DU
2.4. Le Linee Guida OCSE
2.5. Altre iniziative e standards
CAPITOLO 3: IL QUADRO COMUNITARIO
3.1. Il Libro Verde della C. E. del 2001: “Promuovere un quadro europeo per la Responsabilità Sociale delle Imprese”
3.2. La Comunicazione della C. E. del 2002: “Responsabilità sociale delle imprese: contributo delle imprese allo sviluppo sostenibile”
3.3. La Comunicazione della C.E. del 2006: “Il partenariato per la crescita e l'occupazione: fare dell'Europa un polo di eccellenza in materia di responsabilità sociale delle imprese”
3.4. La Risoluzione del P. E. del 13 marzo 2007 sulla CSR: un nuovo partenariato
CAPITOLO 4: IL QUADRO NAZIONALE
4.1. Il Progetto CSR-SC
4.2. Il Protocollo d'Intesa tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Unioncamere Nazionale
4.3. L'approccio delle imprese italiane alla CSR dal 2003 al 2006
4.4. ICSR – Fondazione per la Diffusione della Responsabilità Sociale delle Imprese
4.5. La proposta di legge e il disegno di legge sulla CSR
4.6. Lo stato dell'arte dei comportamenti responsabili in Italia: alcune tendenze in atto dopo il 2006
CAPITOLO 5: DALLA RESPONSABILITA' SOCIALE D'IMPRESA ALLA RESPONSABILITA' SOCIALE DI TERRITORIO
5.1. Gli elementi di Responsabilità Sociale di Territorio
5.2. L'importanza del fattore comunicativo nelle relazioni
5.3. Il contributo di due ricerche venete sulla RST
CAPITOLO 6: IL RUOLO DELLA REGIONE VENETO NELLA CSR
6.1. Il primo Protocollo d'Intesa tra Unioncamere e la Regione Veneto
6.2. Il documento sui requisiti minimi per un percorso di CSR
6.3. Il Bando Regionale sulla certificazione etico-sociale per premiare le imprese virtuose
CAPITOLO 7: L'ASSOCIAZIONE VENETO RESPONSABILE. “PER UN OSSERVATORIO RESPONSABILE: INDAGINE DIRETTA”
7.1. La Rete regionale Veneto Responsabile e l'Osservatorio Responsabile
7.2. Gli obiettivi dell'indagine e la relativa attuazione
7.3. Risultati dell'indagine: un confronto tra la progettualità del 2006 e quella del 2009
7.4. Alcuni problemi di natura metodologica
CAPITOLO 8: IL VALORE DELLA CERTIFICAZIONE SA 8000 NEL SISTEMA VENETO: “DUE CASI STUDIO”
8.1. Il contenuto della certificazione SA 8000
8.2. La sua diffusione a livello internazionale e nazionale
8.3. Galvanin Luigino S.p.a
8.4. Codess Sociale soc. coop. Sociale
Il concetto di Responsabilità Sociale d'Impresa o Corporate Social Responsibility (CSR) è nato agli inizi del XXI° secolo dalla Commissione dell'Unione Europea, la quale, attraverso il Libro Verde: “Promuovere un quadro europeo per la Responsabilità Sociale delle Imprese” del 2001, ha stabilito che per un'impresa essere socialmente responsabile implica “andare oltre il semplice rispetto della normativa vigente, investendo di più nel capitale umano, nell'ambiente e nei rapporti con le parti interessate”. Negli ultimi tempi, il dibattito sulla Responsabilità Sociale d'Impresa si è intensificato, coinvolgendo un numero sempre maggiore di attori, tra cui le istituzioni pubbliche, le organizzazioni sindacali, la società civile, le associazioni di categoria, i centri di ricerca e le Università. In relazione all'evoluzione del concetto in questione, in Veneto è nata una nuova declinazione di CSR, ovvero la Responsabilità Sociale di Territorio, che viene riferita all'intera collettività e si rivolge, quindi, ai soggetti che compongono il territorio, che sono, soprattutto, le piccole medie imprese, le quali, recentemente, hanno avuto la tendenza a raggrupparsi in distretti industriali e costituire così un “sistema di imprese”. Il principale attore coinvolto nella realizzazione degli obiettivi di un'efficace politica di CSR nel territorio di riferimento, è la Regione Veneto. L'istituzione ha contribuito, con i suoi interventi, a rendere il territorio veneto una realtà ricca di segnali positivi provenienti dalle imprese che si incamminano verso una strada di maggiore responsabilità. Tra le iniziative regionali più significative, vi rientra il Bando Regionale relativo a 540 mila euro di contribuiti per le imprese che hanno ottenuto la certificazione SA 8000. Tale strumento, oltre che a premiare quelle imprese che volontariamente hanno adottato un sistema di gestione mirato alla tutela e alla promozione dei diritti umani, nello specifico dei diritti dei lavoratori, è volto ad incentivare il rispetto delle garanzie nei confronti dei dipendenti delle realtà venete. La Regione Veneto negli ultimi anni ha posto una particolare attenzione anche su altri aspetti della CSR. Oltre che ad impegnarsi in azioni finalizzate alla prevenzione dello sfruttamento minorile e alla tutela dei diritti dei lavoratori, essa si è attivata anche nei confronti dell'inquinamento ambientale, e ha stipulato ed attivato delle sperimentazioni con province, comuni, camere di commercio, associazioni di categoria e di tutela dell'ambiente, e centri di ricerca.
La Regione continuerà la propria attività, in materia di CSR, promuovendo, sensibilizzando, informando e formando sui principi fondamentali del “fare impresa” in modo etico, attraverso soprattutto il Progetto CSR Veneto, il relativo Forum Multistakeholders e il contributo di tutti gli attori che, o in collaborazione con la Regione o singolarmente, perseguono gli obiettivi di CSR. Tra questi, ricordiamo i principali, ossia lo Sportello CSR della Provincia di Vicenza, che segue molte attività di diffusione e promozione in termini di Responsabilità Sociale d'Impresa, oppure l'Associazione Veneto Responsabile, una rete regionale senza scopo di lucro che mira alla costruzione di uno sviluppo del territorio veneto secondo un'ottica sostenibile. Attraverso l'indagine che ho condotto, da luglio a settembre del 2009, per l'Associazione Veneto Responsabile nell'ambito del Progetto “Osservatorio Responsabile”, ho avuto modo di delineare i comportamenti degli attori (istituzionali, economici e sociali) contattati in relazione all'attuazione delle buone pratiche di CSR. Lo strumento, che si è ritenuto opportuno utilizzare in questo tipo di attività, è il questionario, con cui si è potuto realizzare sia un'indagine di verifica, per i soggetti che hanno collaborato al progetto “Osservatorio Responsabile” nel 2006, che un'indagine conoscitiva, per coloro che sono stati chiamati per la prima volta a contribuire alla mappatura delle buone pratiche presenti nel territorio veneto. Alla luce del recente Bando Regionale, i nuovi soggetti che sono stati contattati per l'indagine conoscitiva, sono gli attori veneti che hanno ottenuto la certificazione SA 8000 e che sono presenti nell'elenco stilato dal SAI. Grazie ai risultati che sono emersi dall'indagine, sono state individuate delle azioni che potrebbero risultare utili al territorio, al fine di creare una società più coesa e rispettosa della dimensione sociale ed ambientale attorno a cui ruota l'impresa. A tal riguardo i principali ambiti d'azione sono: il sostegno alle imprese socialmente responsabili e alla finanza locale, la creazione di spazi di incontro in cui si possano concretizzare le idee imprenditoriali dei giovani veneti, e un nuovo modello di governance allargata tra pubblico e privato.
È con questo auspicio che ho studiato con vivo interesse il fenomeno della Responsabilità Sociale in Veneto: pensare alla nascita di altrettanti sistemi regionali in grado di sollecitare gli attori economici, sociali, ed istituzionali a collaborare per costruire un nuovo e possibile modello di sviluppo sostenibile.

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